L’INDOVINELLO DI VIRGILIO

Esaminiamo un altro versus recurrens, esametro palindromo:

l’Indovinello di Virgilio.

In girum imus nocte, ecce, et consumimur igni

Ecco qua, andiamo in giro di notte e siamo consumate dal fuoco.

La soluzione che ci è stata tramandata è faces, le fiaccole.

Basta però semplicemente consultare un vocabolario di latino per scoprire che il termine faces non ha solamente il significato di fiaccole, ma veniva usato anche per indicare le meteore, che si vedevano attraversare il cielo la notte e che ugualmente erano bruciate rapidamente dal fuoco. Inoltre, in senso figurato, indicava gli amori focosi o gli amanti stessi, che andavano in giro la notte facendosi accompagnare da uno schiavo con la torcia. Da ciò deriva il detto “tenere il lume”.

In questo caso, quindi, faces ha il significato proprio di fiaccole, il significato traslato per sinestesia1 di meteore, e infine quello metaforico di focosi amanti, rapidamente consumati dal fuoco del loro amore.

Si passa da un significato terrestre, a uno astronomico, a uno metaforico.

Possiamo applicare lo stesso schema anche nella soluzione del Quadrato.

Se esaminiamo inoltre i versi dell’Eneide:

Uritur infelix Dido totaque vagatur / urbe furens,… (Aen., IV 68-69)

Arde l’infelice Didone e vaga furente per tutta la città,…

Attraverso questi versi è facile cogliere nell’Indovinello anche un chiaro riferimento alla regina  Didone. Virgilio nell’Eneide la immagina ardente d’amore, ma questo ha vita breve e la sfortunata regina morirà gettandosi tra le fiamme.

Sembra quasi che l’autore, tramite il riferimento alla sua opera più famosa, abbia lasciato ai posteri un indizio per giungere fino a lui.


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1. Sinestesia: Tipo di metafora nella quale c’è il passaggio da una sfera sensoriale ad un altra. Per esempio, dalla terra al cielo.